mercoledì 22 aprile 2015

I ricordi di un giovane del nonno a Pirrione - Calogero Pinzone –

Ricordi del nonno di un giovane a Pirrione
- Calogero Pinzone –
 Una famiglia molto unita che ha sempre lavorato... anni’50... Calogero Pinzone lavorava a Pirrione.  Tante vicende si susseguivano in quei giorni e tanti ricordi simpatici restano nella sua mente.
Il "nonno" Vincenzo lavorava dalla famiglia Baratta Vincenzino, l’ingegnere. Durante la settimana si dedicava alla campagna,e sbrigava faccende in paese. Certo è che arrivare in paese con un mulo non era poi cosi tanto semplice, un animale docile, mansueto ma... lento nei suoi passi. Tutti i sabati si andava a prendere l’acqua a Scolari, due bummuli, e la si portava col mulo a Patti, dallo “Zio” Giovanni Baratta. Certamente l’acqua di Scolari non era paragonabile all'acqua di Patti, poiché era sempre l’acqua del paesello. Anche se nei ricordi sorridenti di Calogero racconta le varie vicissitudini del nonno nel preservare l’animale da trasporto: l’acqua non la trasportava da Ucria ma la prendeva lungo il tragitto, per non rendere il viaggio pesante al mulo. Ma al “Padrone” non lo si diceva.
Tante storie si ricordano nel territorio di proprietà Baratta: tra Pirrione, Scolari o Nucidditu il lavoro non mancava, orto, nocciole e terreno richiedevano un sacco di manualità. Ma la famiglia Pinzone ricorda che la famiglia Baratta non erano i soliti “Padroni”, e come se facevamo parte di un’unica famiglia: quello che si cucinava era uguale per tutti.

Un ricordo simpatico: un giorno l’ingegnere Baratta Vincenzino chiede a Vincenzino Orifici: “Vai a prendere le zucchine”, allora Vincenzino non conoscendo bene l’italiano, andò a prendere due zucche di legna, scambiando l’ortaggio per un fascio di legna. 
e....
Finì tutto con una risata.


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