lunedì 22 dicembre 2014

“Chiacchierando di malattie…” - Antonella Algeri -


C’è il diabete, c’è l’artrosi, c’è l’osteoporosi, ecc…...(e chi non ne ha mai sentito parlare?)
..e poi ci sono “loro”  quelle di cui nessuno o quasi ne conosce il nome e/o il significato, “loro” , le cosiddette malattie rare, quelle malattie che colpiscono un numero di persone inferiore ad una data soglia della popolazione, mediamente un caso su 2.000 abitanti ma alcune patologie sono addirittura  ancora più rare arrivando ad una frequenza di un caso su 100.000. E poi ci sono le malattie mentali, che rare non sono, anzi … Malattie da tenere nascoste e di cui “vergognarsi” quasi fosse una colpa, ma questa è un’altra storia, una storia della quale si potrebbe parlarne successivamente.
Tornando alle malattie rare, rare non nel senso di preziose ovviamente: il problema principale è che vengono molto spesso diagnosticate tardivamente; in quest’ambito ovviamente non ci si prefigge di portare a conoscenza una serie di nomi a volte impronunciabili e che secondo una stima  del Servizio Sanitario sono circa 6/7.000, né di entrare in un ambito medico-scientifico.
Il nostro “Giornalino” vuole unicamente porre l’attenzione su questo fenomeno affinché nessun sintomo venga sottovalutato e venga anzi riferito al proprio Medico curante che, se ne ravvede gli elementi, approfondisce con accertamenti strumentali e/o visite specialistiche.
Ad ogni uscita mensile ci si prefigge di parlare di una patologia rara, con l’obiettivo di ampliare la conoscenza dei termini e di alcuni segni eclatanti ,  senza ovviamente volersi sostituire al medico.
Oggi iniziamo con l’ “ACROMEGALIA” .
Perché proprio l’acromegalia? Perché chi scrive ne ha avuto una esperienza diretta.
Ecco dove si trova l’ipofisi o ghiandola pituitaria:



                                     Pugile Primo Carnera                   

L'acromegalia è un raro disordine ormonale che si verifica in età adulta e che si sviluppa quando l’ipofisi produce troppo ormone della crescita, quasi sempre come conseguenza di un adenoma (tumore benigno). L'ormone in eccesso provoca gonfiore, ispessimento della pelle,  e allargamento delle ossa, soprattutto in viso, mani e piedi, oltre alla crescita anomala anche degli organi interni.
Nei bambini invece l'ormone della crescita in eccesso può causare una condizione chiamata gigantismo che porta ad un aumento anomalo in altezza così come ad una crescita ossea in eccesso.
I cambiamenti fisici avvengono gradualmente e pertanto spesso non viene riconosciuta subito. Se non trattata l'acromegalia può portare a gravi malattie.
Come dicevamo uno dei segni più comuni dell’ acromegalia è l'allargamento di mani e piedi oltre a  graduali cambiamenti nella forma del viso, come una mandibola sporgente, naso allargato, labbra ispessite, e una maggiore spaziatura tra i denti.
Poiché tende a progredire lentamente, i sintomi possono non vedersi per anni. I cambiamenti a volte vengono notati solo confrontando l’ aspetto del momento con vecchie fotografie.
Si dice comunque che il calvario di chi è affetto da acromegalia termina quando la malattia viene diagnosticata, sempreché si abbia la fortuna di una diagnosi non eccessivamente tardiva cioè prima che la malattia  abbia creato danni irreversibili.
Esistono difatti diverse possibilità di cura che vanno dalla chirurgia, ai farmaci e alle radiazioni, in base all’età dell’ammalato, alla dimensione e alla posizione del tumore, ed in base ad  altre patologie concomitanti.

Uno dei personaggi famosi affetti da acromegalia è stato il pugile Primo Carnera, campione mondiale dei pesi massimi(!).

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