martedì 25 novembre 2014

LA “NASCITA” DELLA CASERMA AD UCRIA – ARCHITETTURA DEL PRIMO NOVECENTO - Achille Baratta -


Il 31 marzo 1899, venerdì Santo, nella Chiesa della Madonna del Rosario, per futili motivi, scoppiò una lite, tra la sorella del sacerdote Giuseppe Minissale, e la signora Carmela Vinciullo, moglie del contadino Filippo Murabito (detto Nasca).
Tutto nacque perché la nobildonna si offese perché la signora Murabito di sedette davanti a lei, trovando una sedia libera, per assistere alla celebrazione della Santa Messa, poiché era vietato in quanto in Chiesa, i posti davanti all’altare maggiore erano riservati ai nobili.
La nobildonna Minissale, schiaffeggiò ed insultò pesantemente con parole ingiuriose la contadina.

I civili, vedendo questo gesto lo reputarono oltraggioso alla loro classe sociale e il giorno di Pasqua, (cadeva il 02-04-1899), si organizzarono; invitarono il contadino Murabito nell’abitazione di Paolo Gullotti, sita in piazza Roma, e lo percossero a sangue.
Ma questo fatto brutale, provocò l’indignazione del popolo, e, la sera stessa, si recarono al circolo del “nobili”, attaccando con una fitta sassaiola che durò vari giorni.
Per sedare la lite non bastò neanche la venuta dei carabinieri della stazione di Raccuja (ad Ucria non era ancora stata istituita).
A seguito della lite, sempre nell’anno 1899, nel palazzo del signor Baratta, in via Castello, si istituì il Comando Stazione Carabinieri di Ucria, con un numero di militanti che si aggirava tra i 4-5 elementi, comandati da un sottoufficiale.

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