domenica 22 marzo 2015

IL “POLO MUSEALE” DI UCRIA (ME) - Aurelio Rigoli -

IL “POLO MUSEALE” DI UCRIA (ME)
 - Aurelio Rigoli -





Ubicato in locali comunali, è patrimonio della “Fondazione Prof. Aurelio Rigoli – Centro Internazionale di Etnostoria”.
È costituito da cinque strutture espositive:
- Museo Etnostorico dei Nebrodi A. Gullotti;
- Museo della cartapesta. Presepe e Maschere Etnologiche di Gianpistone;
- Museo tipologico delle Arti tradizionali di Sicilia;
- Museo Pedagogico dell’Arte  e della Creatività giovanile; -
 Grande mosaico Due mondi a confronto o “I viaggi di Colombo”.
Il Museo Etnostorico dei Nebrodi, A. Gullotti, viene realizzato nel 1991, vero e proprio omaggio ad Antonino Gullotti, ucriese illustre, che, da illuminato “Ministro per i Beni culturali e ambientali”, inscrive, fra i thesauri dei Beni culturali ed ambientali ufficiali, i Beni demo-etno-antropologici, inducendo chi scrive, suo consigliere sempre attentamente ascoltato, a realizzare, al Comune di Messina, la Mostra “La logica del fare”, illustrativa, soprattutto, dei mestieri popolari dei Paesi dei Nebrodi; nonché a progettare il Concerto “Strutture etnosonore sarde”, eseguito in Roma nel 1985, quale evento  istituzionale per l’inaugurazione della sede del “Ministero Beni Culturali”, cioè di “Palazzo San Michele”. E cosi, oltre a fare eco alla nostra “Prolusione” al Convegno “Beni culturali e Società contemporanea” (Lido di Camaiore 1984), che recupera i “Beni etnostorici”, assolutamente identitari, al Mondo dei “Beni culturali” ufficiali, tout court.
Il Museo della cartapesta. Presepe e Maschere Etnologiche di Gianpistone espone circa cinquecento maschere, in cartapesta che, con peculiare maestria filologica, ripropongono le maschere rituali di tutti i Continenti.
Il Museo tipologico delle Arie tradizionali di Sicilia, offre ai visitatori gli emblemi del “fare” tradizionale siciliano: dalle arti femminili (la donna al telaio, ad esempio), all’arte della ceramica, alle figurazioni del “Teatro dei Pupi”, al più noto indicatore culturale, il carretto.
 Il Museo Pedagogico dell’Arte e della Creatività giovanile ha, preminentemente valenza pedagogica, perché espone i prodotti dei giovani laureati delle “Accademie Bene Arti” dell’intera area del Mediterraneo, la cui ricognizione è dovuta all’”Accademia di Tradizioni Etnostoriche” di Somma Vesuviana (NA) .
Fiore all’occhiello di una Comunità che, purtroppo, fa fatica a rendersene conto, è il Grande mosaico Due mondi a confronto o I viaggi di Colombo ubicato nella Chiesa della Madonna del Rosario, logo, a suo tempo, (1992) predisposto dal “Centro Internazionale di Etnostoria”, celebrandosi i cinquecento anni dell’impresa colombiana; e, pertanto, esposto a Genova, presso Palazzo Ducale.
Per concludere, si configura, certamente, gradita, oggi, la proposta, dovuta all’Ing. Achille Baratta ed alla sua collaboratrice, Ing. Maria Scalisi, perché il Polo Museale acquisisca, in dono, il Giardino delle sculture in ferro, opere del predetto Ing. Baratta. E cosi, per la promozione culturale di Ucria, la città dei Musei, nel segno di un’ efficace potenzialità attrattiva di turismo.

E però, l’istituzione del Polo Museale, e la promessa donazione da parte dell’Ing. Achille Baratta, acquisiranno specifico senso e significato se la Comunità ucriese dimostrerà, finalmente, consapevolezza della grande, unica, opportunità offerta dal “Centro Internazionale di Etnostoria”, provocativa di crescita socio-culturale, frutto di attesa maturazione. Se la Comunità ucriese, finalmente, registrerà il “Polo Museale” come il suo indicatore di identità. Sostenendolo. Perché, certo, luogo di esposizioni, ma, ancor più, vera palestra di memoria identitaria etnostorica.

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