domenica 22 marzo 2015

L’ARTE DELL’AZIONE - ACHILLE BARATTA –

L’ARTE DELL’AZIONE
- ACHILLE BARATTA –



Per lavorare rapidamente è necessario avere fiducia in se stessi e pensare in modo fermo. Si perde molto tempo nel dare inizio ad azioni sconsiderate e nel cercare ripetutamente di disfarle nella speranza di migliorarle. Questa mancanza di fiducia oppone una barriera all’esecuzione delle azioni nel minor tempo possibile.
L’aspirazione dell'uomo moderno è di vivere sulla terra, nella nostra società civile, il sole splende, durante il giorno, e di volare verso la luna di notte.   
Il successo nell'azione richiede che l'uomo sia energico, intelligente, rapido, fiducioso di sé. Se non possiede queste qualità, non appartiene all’epoca moderna.
Il fattore tempo è d'importanza vitale nella nostra vita. Quelli che hanno compiuto cose grandi nel mondo, hanno ben valutato il fattore tempo. Il tempo è limitato in questa vita e una lunga evoluzione deve essere compiuta per la nostra realizzazione. Perciò il fattore tempo deve essere valutato sopra ogni cosa. Si dice che il tempo e la marea non aspettano nessuno. Però l’esperienza ci mostra che se noi guadagniamo terreno nell'eternità senza tempo dell'Essere assoluto, il tempo allora ci serve maggiormente perché l'esistenza assoluta dell'eternità illimitata è la sorgente e la base di tutti i tempi; passato, presente e futuro.
La vita collettiva, integrata dall’Essere diviene libera da ogni tipo di resistenza interiore e esteriore. Grande fiducia in se stesso, chiarezza e vigore di mente sorgono nell’individuo, e la totale armonia unita all’influsso favorevole del suo ambiente creano naturalmente un’atmosfera propizia a un’azione da compiere nel minimo lasso di tempo.
Sono finiti i tempi delle filature, dello stufato e anche delle calde ricotte delle nostre pecore.
Sono finiti i tempi delle cappelliere e dei calessi, del pane e cipolle: rianimano quell’era della comunicazione del tempo reale e alcune immagini oggi sono inaccettabili.
Nell’arte di compiere soltanto azioni utili è necessario acquisire l’abilità di scegliere la giusta azione.
L'utilità di un'azione differisce da uomo a uomo e dipende dallo stato della sua coscienza. Nessuna azione nella vita può essere definita assolutamente utile a meno che essa non sia eseguita al livello della coscienza assoluta. Ogni azione nel mondo può essere considerata come  utile sotto qualche aspetto ma, da altri punti di vista può risultare completamente inutile.
Una considerazione più profonda dell'utilità dell'azione per chi lo compie e per il suo ambiente ci porta a concludere che questa stessa azione a lui gradita e da lui vagheggiata in virtù dei suoi frutti potrebbe, tuttavia, essere nociva ad altre persone vicine o lontane. Quando un'azione è utile solo parzialmente non può esser veramente chiamata un’azione utile.
Per esempio, un ladro accumula rapidamente grandi ricchezze. Questa è un'azione i cui risultati sono goduti da!' ladro. Ma l'azione non è certo apprezzata dall'ambiente. Un tale atto è definito sbagliato e corrotto; esso è utile a chi lo compie solo da un punto di vista molto grossolano, in realtà non è veramente utile neanche a lui.
Se un individuo ha la possibilità di distruggere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e di prevedere i risultati della sua azione, questo soltanto lo guiderà nella scelta delle azioni che sono utili a lui e agli altri. Questa abilità deriva dall'alto livello di coscienza dell'individuo, che mai ad Ucria vogliamo avere.
Abbiamo visto che è impossibile determinare in modo assoluto l'utilità di un'azione sul livello intellettuale.  Quando la mente individuale entra in sintonia con la legge universale, allora l'azione e il compor­tamento sono in armonia con il flusso dell'evo.1uzione. Solo allora l'individuo può compiere realmente l’azione utile da cui non pressiamo a prescindere che è lo scopo stesso della pubblicazione.


“Leon Bloy nel suo diario scriveva: Il tempo è un cane che morde solo i poveri.

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