UCRIA: RELIGIOSITA’ E LEGGENDA DELLA CHIESA MADRE
- Nino Algeri –
La religiosità del paese di Ucria si perde nella notte
dei tempi, lo testimoniano le numerose chiese che c’erano in questo paese.
In esso, infatti, fra quelle esistenti e dai toponimi che
vi sono, si può ricostruire che c’erano ben 13 chiese e tre conventi.
Le chiese che ancora esistono sono: Chiesa Madre, Chiesa Maria
SS. del Carmine, chiesa Maria SS. dell’Annunziata, Chiesa del SS. Rosario, Chiesa di Maria Vergine, Chiesa della Santa Croce, Chiesa di San Michele, Chiesetta del Taro.
Dai toponimi possiamo dedurre che esisteva la chiesa di San Luca (’nto chianu i Santu Luca)
oggi piazza dell’Emigrante, chiesa di
San Nicolò, nel rione San Nicolò, ove c’è l’attuale plesso scolastico,
chiesa di Santa Caterina, in
contrada Santa Caterina, chiesa di Santa
Maria della Scala, i ruderi della quale ancora esistono in prossimità della
chiesa del SS. Rosario, si ha sentore di una altra chiesa di Santo Antonio, che doveva essere all’incirca in prossimità
del ponte ove era la fontana Famiglia,.
Esistevano anche tre conventi: uno, dei padri domenicani,
era in prossimità della chiesa del SS. Rosario, distrutto quando è stato
ampliato il cimitero, uno. dei frati minori francescani, era in prossimità
della chiesa della SS. Annunziata, chiamato
” ‘U Convintinu’ “ che da il
nome alla Via Conventino ed uno abitato dalle suore benedettine era l’attuale
plesso scolastico chiamato ’Badia’.
La chiesa più importante del paese è la Chiesa Madre, all’origine della sua
costruzione vi è una antichissima leggenda che i nostri nonni non si stancavano
di raccontarci.
Si narra che alcuni viaggiatori giunsero al paese ( forse
allora villaggio) di Ucria portando sulle spalle la statua nera del Cristo, qui
furono sorpresi da un improvviso temporale e trovarono rifugio proprio nel
punto ove oggi sorge la chiesa.
Passato il temporale cercarono di sollevare la statua per
poter proseguire il loro viaggio, ma era diventata così pesante che non
riuscirono a sollevarla da terra, allora decisero di lasciarla in quel posto e
cercarono di costruire una piccola cappella per ripararle dalle intemperie.
La cappella appena
finita, crollò misteriosamente, i viaggiatori impressionati da questo fatto
inspiegabile, cercarono di costruirne un’altra più grande e con più cura, ma
anche questa crollò; non sapendo cosa fare, gli ucriesi pregarono il Cristo di
avere pietà di loro e di dare un segno per poter capire come voleva fosse
costruita la cappella.
Durante la notte una fitta nevicata lasciò libero un
pezzo di terreno ove non cadde neanche un fiocco di neve, quel segno è stato
interpretato come il volere del Cristo, su quell’area venne costruita la chiesa.
Da quel momento il Cristo venne chiamato Signore della Pietà, perché aveva avuto
pietà dei disperati ucriesi.
La chiesa ha auto successivi abbellimenti e rifacimenti e
sul bellissimo altare della navata centrale è posta la statua del Signore della
Pieta.
Come le persone
più avanti con gli anni possono ricordare, la volta dell’altare maggiore era
abbellita da un ’Padre Eterno’ in mezzo a delle nuvole con le braccia aperte, quasi
ad accogliere i fedeli che entravano, ma negli anni 60, durante alcune
ristrutturazioni fatte nella chiesa, è stato coperto con della pittura gialla.
A STORIA DA MATRICI
Tridici chiesi beddi c’erunu
cca,
ma ’a Matrici eni ’a cchiu bedda
chi ci sta
’a ficinu quantu Gesù Cristu ’a votti ranni
e di allura passanu quasi quattrucent’anni.
Si dici, infatti, chi certi viannanti
Stavunu
passannu pi sti canti
quannu un
forti malu tempu
’i
costringiu a truvari scampu.
Si firmanu ’nta sti terri pi si riparari,
di cca nun si nni pottunu cchiu annari.
D’’u Signuri a Pietà, ’a statua chi purtavunu
ad arzarila, dopu ca pusanu, nun ci ‘a facivunu .
A Iddu domannanu sti povvureddi allura
quantu
avia essiri a chiesa di misura;
duranti
’a notti, lassau, una nivicata
libiru
’nu spaziu e ddd fu custruita.
’A chiesa fu fatta a rannizza d’ora
e fu abbillita dintra e di fora.
Ô Signuri a Pietà assai cci piaciu,
fu ccussi chi cu navutri ristau.
A
picca a picca ’u paisi fioriu,
’a
chiesa sepri cchiu bedda divintau,
ci
misunu marmi, statui e quatri
chi
sunu l’unu megghiu di l’atri.
Puru Gaggini ’nta sta Matrici
una statua di marmu cci fici.
’Nta navata centrali, a l’artari maggiuri
avi ’u posto d’onuri Nostru Signuri.
Avia anciuli e colonni pitturati
E un Patreternu chi brazza arzati,
ma a carcunu nun ci piacìu,
ca pittura gialla ’u calncellau.
St’artari,ora, pari spugghiatu,
pari un cristianu cu capu tusatu,
trasennu ’nta chiesa nun c’è ddu
timuri
chi picciriddu mi inchia i
russuri.
Avimu bisognu, ora, na cosa ,
prigamu pi chistu a Santa Rosa,
un miraculu mi faci ’u Signuri
pi turnari com’era l’artari Maggiuri.
Nino Algeri
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STORIA DELLA CHIESA MADRE
Tredici chiese c’erano in questo paese
ma la matrice è la più bella di tutte
l’hanno fatta quanto l’ha voluta Cristo
e da allora sono passati circa quattocent’anni.
Si dici, infatti, che certi viaggiatori
stavano passando da queste parti
quando un forte temporale
li costrinse a cercare un riparo.
Si sono fermati su questa terra per ripararsi
e di qua non sono più potuti andare via.
La statua del Cristo della Pieta che portavano,
dopo averla posata, non ce la facevano a sollevarla.
Allora, questi poveretti hanno chiesto a Lui
quanto doveva essere grande la chiesa;
durante la notte una nevicata , ha lasciato
libero uno spazio, e la è stata costruita(la chiesa)
La chiesa fu fatta della grandezza che ha ora
ed è stata abbellita dentro e fuori:
al Signore della Pieta è piaciuta molto
fu per questo che rimase con
noi.
A poco a poco il paese si è ingrandito,
e la chiesa è diventata sempre più bella,
hanno messo marmi statue e quadri
che sono uno più bellu dell’altro.
Pure Gaggini in questa Chiesa Madre
ha fatto una statua di marmo.
Nella navata centrale, sull’altare maggiore
ha il posto d’onore Nostro Signore.
L’altare ha angeli e colonne pitturate
E( nella volta)n Padre Eterno con le braccia alzate,
ma a qualcuno non è piaciuto,
lo ha cancellato con la pittura
gialla.
Quest’altare ora sembra spoglio
sembra una persona con la testa rasata,
entrando in chiesa non c’è quella emozione
che bambino mi faceva arrossire.
Ora abbiamo bisogno di una cosa
Preghiamo(perché interceda)
Santa Rosa
Affinché Cristo della Pietà faccia il miracolo
di far tornare com’era l’altare maggiore.
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