CHIACCHIERANDO DI MALATTIE E NON
SOLO……….
RICORDANDO IL GEMELLAGGIO 2
- Antonella Algeri -
Gemellaggio………ebbene
è trascorso un anno!!!
Vogliamo celebrare l’anniversario
di questa unione con un “ ricordo” scritto da un Gozzanese, il Dr. Alberto
Cravero, che è stato per 40 anni medico
di famiglia di tanti Ucriesi di Gozzano:
“
Ucria è un suggestivo paese situato sulle pendici dei monti Nebrodi ai confini
del parco Regionale omonimo. Ha conosciuto momenti di splendore economico nel
periodo preindustriale arrivando a contare
oltre 5.000 abitanti alla fine degli anni ’50, quando, per la carenza di
lavoro, gran parte degli ucriesi emigrarono in ogni parte del mondo. Alcuni di
loro si trasferirono nel paese di Gozzano ove la Bemberg fungeva da richiamo
industriale e la rubinetteria si stava vorticosamente affermando. Il lavoro
sicuro, come spesso succede, fece da traino facendo superare gli ostacoli
psicologici e la “freddezza”, non solo climatica, incontrate. Negli anni agli
ucriesi di prima generazione si sono succeduti e sovrapposti gli ucriesi di
seconda e terza generazione, assumendo ruoli importanti nel territorio sia a
livello imprenditoriale/artigianale, sia come collaboratori
nell’amministrazione comunale e nelle commissioni parrocchiali. Nel 1970,
quando sostituii mio padre come medico di famiglia nel distretto, mi ritrovai
con un numero di ucriesi sempre crescente che mi donarono la stessa fiducia che
avevano concesso a lui. Costituirono così per 40
anni
quasi il 20% dei miei affezionati pazienti.
Provvidenza
vuole che a Gozzano sia stata edificata in un importante snodo stradale la
cappella del Crocifisso che ogni anno raccoglie i fedeli del paese per momenti
liturgici (ss. Messa e processione) e conviviali ed il patrono della parrocchia
di Ucria sia il Cristo della Pietà. Le cose belle non sempre nascono con
immediatezza, ma per evidenziarsi sono determinanti volontà ed amore. Amore per
la propria terra e per un'unica fede. Così il gemellaggio è stato abbracciato
dalle parrocchie e dalle amministrazioni comunali.
Nei
giorni 24-27 Ottobre 2014 Piemontesi e Siciliani cittadini Gozzanesi ci siamo
recati ad Ucria per ricambiare la visita degli Ucriesi presso il nostro
territorio e saldare ulteriormente il gemellaggio fra le due comunità.
L’occasione è stata la contemporanea festa della Madonna del Rosario e la fiera
annuale del fungo. La programmazione, la logistica ed i contatti sono stati
magistralmente ed appassionatamente tenuti da Ucriesi della seconda generazione
presenti o legati a Gozzano per precedenti soggiorni. Assente il sindaco Carla
Biscuola per recente intervento, l’Amministrazione era rappresentata dal vice
sindaco Libera Ricci, dagli assessori Maria Luisa Gregori e Renzo Piletta e dal
consigliere Lorena Marietta; la provincia dal consigliere Gianluca Godio; la
Comunità pastorale di Gozzano dal parroco don Enzo Sala. Presenti, per
conoscere i luoghi dei nonni, il parroco di Gargallo don Oreste Olivo ed il
sottoscritto dott Cravero, per 40 anni medico di famiglia, divenuto confidente
ed amico di numerosissimi Ucriesi. Sono gli incontri che rendono belle le
giornate anche con la pioggia e il vento che ci hanno accompagnato. In effetti
non poteva esserci accoglienza più calorosa. All’ingresso del paese brilla la
targa stradale che enuncia il gemellaggio, nelle vie del paese manifesti di
benvenuto ed, appena scesi dall’autobus, ci viene incontro il sindaco Giuseppe
Lembo e gli amministratori con gonfalone e
banda. Dopo i baci, gli abbracci
e le presentazioni siamo stati accolti nella bella chiesa Parrocchiale
intitolata al Cristo della pietà da un coro veramente affiatato di bimbi e
ragazzi delle scuole. “Sciuri, sciuri” e “vitti ‘na crozza” hanno dato subito
un tono gioioso all’incontro. Si sono susseguiti gli interventi ed i saluti del
sindaco di Ucria, del vicesindaco di Gozzano, di don Enzo, dell’arciprete don
Carmelo parroco di Ucria, di don Olivo ed il mio. Pochi convenevoli di
facciata, ma molto patos. E’ stata consegnata una targa ricordo per il sindaco
di Gozzano e delle piastrelle confezionate appositamente “per gli amici di
Gozzano”. A don Carmelo sono state donate l’icona di san Giuliano ed il libro
edito in occasione del 50°anniversario della ordinazione presbiterale di don
Carlo Grossini promotore dell’incontro religioso fra le due comunità. Agli
amministratori di Ucria prodotti del territorio Novarese. Grande la
partecipazione degli ucriesi e dei gozzanesi al pranzo comunitario della serata
con canti, danze, musica ed uno straordinario “castrato alla griglia”. La
fisarmonica e la verve di don Enzo hanno ulteriormente rallegrato la serata.
Per i gozzanesi, alloggiati sul litorale marino di Brolo, il sabato piuttosto
uggioso ha riservato la gita al santuario della Madonna di Tindari ed
all’importante complesso di scavi archeologici adiacenti con vista mozzafiato
sui laghetti e spiagge sottostanti. Di ritorno ad Ucria, visita al complesso
museale con proposta di interscambi culturali fra i nostri due territori. Dopo
la santa messa prefestiva celebrata da don Olivo che con commozione ha
ricordato i suoi avi, ci siamo letteralmente tuffati (pioveva a dirotto) nella
sagra del fungo. La disponibilità, la gentilezza, la gratuità, l’ospitalità si
sono concretizzate in gesti, assaggi, sorrisi, abbracci, inviti. Funghi
ovunque, cous cous, salamelle, arancini e pansotti, torroncini, farinata di
fichi d’india e “frittole”, piatto che viene cucinato solo 2 volte all’anno
composto da tutte le parti meno nobili del maiale cotte nella sugna. Eccellente!
provare per credere. Messa grande la Domenica concelebrata dai 2 parroci con
omelia di don Sala improntata sull’amore : noi amati da Dio dobbiamo amarci e
divenire amanti. Dopo un breve, ma fantastico, break gastronomico, nel
pomeriggio ci siamo uniti alla comunità di Ucria per la tradizionale
processione con le statue della Madonna del Rosario e di san Domenico,
appositamente anticipata di quasi 2 ore per poter permettere la nostra
partecipazione. Il bus ci attendeva e, interrompendo la processione, con tutta
la comunità di Ucria riunita, i rappresentanti civili e militari ci siamo
scambiati ringraziamenti, saluti, un
arrivederci e qualche lacrima. Un grazie di cuore alle amministrazioni, alle
parrocchie e personalmente alla grande gentilezza e pazienza della signora
Maria che ci ha dedicato la sera della fiera rimanendo con me e mia moglie,
alla straordinaria ospitalità di Enzo al quale debbo la degustazione di un buon
bicchiere di vino. Un abbraccio forte ad Antonella, Ina e Mariella. Con il loro
amore per la terra natia hanno concretizzato il sogno dei loro genitori.
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