IL “POLO MUSEALE” DI UCRIA (ME)
- Aurelio Rigoli
-
Ubicato in locali comunali, è
patrimonio della “Fondazione Prof.
Aurelio Rigoli – Centro Internazionale di Etnostoria”.
È costituito da cinque
strutture espositive:
- Museo Etnostorico dei Nebrodi A. Gullotti;
- Museo della cartapesta. Presepe e Maschere
Etnologiche di Gianpistone;
- Museo tipologico delle Arti tradizionali di Sicilia;
- Museo Pedagogico dell’Arte e della Creatività
giovanile; -
Grande mosaico
Due mondi a confronto o “I viaggi di Colombo”.
Il Museo Etnostorico dei
Nebrodi, A. Gullotti, viene realizzato nel 1991, vero e proprio omaggio ad Antonino
Gullotti, ucriese illustre, che, da illuminato “Ministro per i Beni culturali e
ambientali”, inscrive, fra i thesauri dei Beni culturali ed ambientali ufficiali,
i Beni demo-etno-antropologici, inducendo chi scrive, suo consigliere
sempre attentamente ascoltato, a realizzare, al Comune di Messina, la Mostra
“La logica del fare”, illustrativa, soprattutto, dei mestieri popolari dei
Paesi dei Nebrodi; nonché a progettare il Concerto “Strutture etnosonore sarde”,
eseguito in Roma nel 1985, quale evento istituzionale per l’inaugurazione
della sede del “Ministero Beni Culturali”, cioè di “Palazzo San Michele”. E
cosi, oltre a fare eco alla nostra “Prolusione” al Convegno “Beni culturali e
Società contemporanea” (Lido di Camaiore 1984), che recupera i “Beni
etnostorici”, assolutamente identitari, al Mondo dei “Beni culturali”
ufficiali, tout court.
Il Museo della cartapesta. Presepe e Maschere
Etnologiche di Gianpistone espone circa cinquecento
maschere, in cartapesta che, con peculiare maestria filologica, ripropongono le
maschere rituali di tutti i Continenti.
Il Museo tipologico delle Arie tradizionali
di Sicilia, offre ai visitatori gli emblemi del “fare” tradizionale siciliano:
dalle arti femminili (la donna al telaio, ad esempio), all’arte della ceramica,
alle figurazioni del “Teatro dei Pupi”, al più noto indicatore culturale,
il carretto.
Il Museo Pedagogico dell’Arte e della
Creatività giovanile ha, preminentemente valenza pedagogica, perché espone
i prodotti dei giovani laureati delle “Accademie Bene Arti” dell’intera area
del Mediterraneo, la cui ricognizione è dovuta all’”Accademia di Tradizioni
Etnostoriche” di Somma Vesuviana (NA) .
Fiore all’occhiello di una
Comunità che, purtroppo, fa fatica a rendersene conto, è il Grande mosaico Due mondi a confronto
o I viaggi di Colombo ubicato nella Chiesa della Madonna del
Rosario, logo, a suo tempo, (1992) predisposto dal “Centro
Internazionale di Etnostoria”, celebrandosi i cinquecento anni dell’impresa
colombiana; e, pertanto, esposto a Genova, presso Palazzo Ducale.
Per concludere, si configura,
certamente, gradita, oggi, la proposta, dovuta all’Ing. Achille Baratta ed alla
sua collaboratrice, Ing. Maria Scalisi, perché il Polo Museale acquisisca, in
dono, il Giardino delle sculture in ferro, opere del predetto
Ing. Baratta. E cosi, per la promozione culturale di Ucria, la città dei Musei,
nel segno di un’ efficace potenzialità attrattiva di turismo.
E però, l’istituzione del Polo Museale, e la promessa
donazione da parte dell’Ing. Achille Baratta, acquisiranno specifico senso e
significato se la Comunità ucriese dimostrerà, finalmente, consapevolezza della
grande, unica, opportunità offerta dal “Centro Internazionale
di Etnostoria”, provocativa di crescita socio-culturale, frutto di attesa
maturazione. Se la Comunità ucriese, finalmente, registrerà il “Polo Museale”
come il suo indicatore di identità. Sostenendolo. Perché,
certo, luogo di esposizioni, ma, ancor più, vera palestra di
memoria identitaria etnostorica.
Nessun commento:
Posta un commento