Ucria,
Natale 2014
Cari e speciali amici de “La Cruna dell’Ago”
Vi sono
grato per avermi chiesto di rivolgere un saluto e un augurio nella ricorrenza del S. Natale, anche se non vi
nascondo una certa preoccupazione perché non mi è facile coordinare i tanti
pensieri e sentimenti che fanno ressa
nel mio cuore.
In punta di piedi e con grande rispetto, saluto,
innanzitutto, con gioia e con orgoglio, come ucriese e come Sindaco, questa
vostra iniziativa già straordinaria perché nell’insieme, in maniera trasparente
e disinteressata, non per la realizzazione di un progetto “economico”(che per altro, sarebbe stato legittimo e
meritevole di adeguata attenzione), ma per raccogliere e per rivivere una
concezione della vita, direi un modo di sentire il dono della vita, come
servizio da mettere a disposizione degli altri. Queste sono le sensazioni che
conservo nella mente e nel cuore, non solo - e non tanto - per il ricordo, (ahimè
non alimentato da frequentazioni abituali data la pesante differenza di età e
la mia vita da emigrante…) che ho del caro e indimenticato Ranieri, ma per il ricordo che appunto nella mente e nel cuore – nel tempo hanno fissato le parole delle
tante persone che lo conoscevano profondamente, e fra queste i miei figli.
Se questo è il terreno nel quale avete deciso di spandere
i semi delle vostre intelligenze, del vostro sacrificio e - naturalmente - nel vostro gioioso
impegno, io credo che il mio augurio
non può che essere di speranza, di
fiducia, di incoraggiamento nel raggiungimento degli obiettivi che vi siete
prefissati e che già costituiscono, per il solo fatto di averli pensati, una
fiaccola e una luce per il vostro amato paese.
Con affetto
Peppino Lembo
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