C’è il
diabete, c’è l’artrosi, c’è l’osteoporosi, ecc…...(e chi non ne ha mai sentito
parlare?)
..e poi ci sono “loro” quelle di cui nessuno o quasi ne conosce il
nome e/o il significato, “loro” , le cosiddette malattie
rare, quelle malattie che colpiscono un numero di persone inferiore ad una data
soglia della popolazione, mediamente un caso su 2.000 abitanti ma alcune
patologie sono addirittura ancora più
rare arrivando ad una frequenza di un caso su 100.000. E poi ci sono le
malattie mentali, che rare non sono, anzi … Malattie da tenere nascoste e di
cui “vergognarsi” quasi fosse una colpa, ma questa è un’altra storia, una storia
della quale si potrebbe parlarne successivamente.
Tornando alle malattie rare, rare non nel senso di preziose ovviamente: il problema principale è
che vengono molto spesso diagnosticate tardivamente; in quest’ambito ovviamente
non ci si prefigge di portare a conoscenza una serie di nomi a volte
impronunciabili e che secondo una stima
del Servizio Sanitario sono circa 6/7.000, né di entrare in un ambito
medico-scientifico.
Il nostro
“Giornalino” vuole unicamente
porre l’attenzione su questo fenomeno affinché nessun sintomo venga
sottovalutato e venga anzi riferito al proprio Medico curante che, se ne
ravvede gli elementi, approfondisce con accertamenti strumentali e/o visite
specialistiche.
Ad ogni uscita mensile ci si prefigge di parlare di una
patologia rara, con l’obiettivo di ampliare la conoscenza dei termini e di
alcuni segni eclatanti , senza
ovviamente volersi sostituire al medico.
Oggi iniziamo con l’ “ACROMEGALIA” .
Perché proprio
l’acromegalia? Perché chi scrive
ne ha avuto una esperienza diretta.
Ecco dove si trova l’ipofisi o ghiandola pituitaria:
L'acromegalia è un raro disordine ormonale che si
verifica in età adulta e che si sviluppa quando l’ipofisi produce troppo ormone
della crescita, quasi sempre come conseguenza di un adenoma (tumore benigno).
L'ormone in eccesso provoca gonfiore, ispessimento della pelle, e allargamento delle ossa, soprattutto in
viso, mani e piedi, oltre alla crescita anomala anche degli organi interni.
Nei bambini invece l'ormone della crescita in eccesso può
causare una condizione chiamata gigantismo che porta ad un aumento anomalo in
altezza così come ad una crescita ossea in eccesso.
I cambiamenti fisici avvengono gradualmente e pertanto
spesso non viene riconosciuta subito. Se non trattata l'acromegalia può portare
a gravi malattie.
Come dicevamo uno dei segni più comuni dell’ acromegalia
è l'allargamento di mani e piedi oltre a
graduali cambiamenti nella forma del viso, come una mandibola sporgente,
naso allargato, labbra ispessite, e una maggiore spaziatura tra i denti.
Poiché tende a progredire lentamente, i sintomi possono
non vedersi per anni. I cambiamenti a volte vengono notati solo confrontando l’
aspetto del momento con vecchie fotografie.
Si dice comunque che il calvario di chi è affetto da
acromegalia termina quando la malattia viene diagnosticata, sempreché si abbia
la fortuna di una diagnosi non eccessivamente tardiva cioè prima che la
malattia abbia creato danni
irreversibili.
Esistono difatti diverse possibilità di cura che vanno
dalla chirurgia, ai farmaci e alle radiazioni, in base all’età dell’ammalato,
alla dimensione e alla posizione del tumore, ed in base ad altre patologie concomitanti.
Uno dei personaggi famosi affetti da acromegalia è stato il pugile Primo Carnera, campione
mondiale dei pesi massimi(!).
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