Il Natale è una
festività celebrata in innumerevoli parti del mondo.
Ogni popolazione
sceglie di festeggiarlo con tradizioni e usi diversi, scopriamone insieme
qualcuno:In Francia i bambini dispongono le loro
scarpe ordinatamente, poiché Gesù Bambino passerà la notte del 24 a riporre i
suoi doni dentro di esse. Addobberà anche l'albero con frutta e dolci. E'
tradizione accendere un ceppo di legna per scaldare il Bambino che gira nella
notte fredda.
Da questa usanza, deriva anche uno dei dolci
natalizi più diffusi, ovvero la bùche de Noêl.
In Spagna è tradizione scambiarsi i regali
il 6 gennaio quando arrivano i “Los Reyes” cioè i Re Magi. In molte città
spagnole infatti quel giorno durante la “cavalcata dei Los Reyes” sfilano carri
bellissimi dai quali i Re Magi distribuiscono caramelle e dolci.
In Polonia la vigilia di Natale è chiamata
Festa della Stella e la tradizione vuole che, sino a quando non
compare
in cielo la prima stella, non si debba iniziare la cena. Le famiglie polacche
celebrano il Natale con un pasto di 12 portate a simboleggiare i 12 Apostoli.
All’inizio del pasto un grande biscotto Wafer chiamato “Oplatek” che ha impressa
un’immagine di Maria, Giuseppe e Gesù viene passato intorno al tavolo e ognuno
ne rompe un pezzetto per mangiarlo. In molte case ancora oggi si mettono dei
covoni di grano nei quattro angoli di una stanza, in memoria della stalla dove
nacque Gesù Bambino.
La Filandia è per tradizione la “casa” di
Babbo Natale, che abita all’interno di
una montagna chiamata “Korvatunturi”. Questa ha tre orecchie in modo che Babbo
Natale possa ascoltare i messaggi provenienti dai bambini di tutto il mondo. In questo paese,
oltre al classico albero di Natale, viene preparato all'esterno delle case un
secondo alberello per gli uccellini. Si tratta, infatti, di un covone di grano
legato ad un palo e addobbato con semi appetitosi.
In Irlanda la gente festeggia il Natale
con molte proprie tradizioni Natalizie. Una delle tradizioni più antiche è la
“Wren Boys Procession” o detta anche “Caccia allo scricciolo”, che si svolge il
giorno di Santo Stefano. Il motivo di tanto accanimento nei confronti di questo
uccellino è da ricercare nella leggenda del martirio di Santo Stefano secondo
la quale il santo, cercando di sfuggire ai suoi persecutori si rifugiò dietro
un cespuglio, ma fù scoperto a causa di uno scricciolo che volò via dal
nascondiglio attirandoli verso di lui. Per questo motivo ogni 26 Dicembre un
gruppo di uomini ricordano questo episodio fingendo di dargli la caccia e
catturarlo. Il giorno dell’epifania invece (6 Gennaio) viene celebrato come “Il
Natale delle donne” poiché gli uomini fanno i lavori di casa mentre le donne
hanno la giornata libera.
In Messico la settimana del Natale viene celebrata in tutto il paese con lo “posadas” a ricordo del pellegrinaggio di Giuseppe e Maria in cerca di un posto dove far nascere il bambino. Alla fine di questa processione vengono organizzati dei grandi pranzi durante i quali si rompono le “pentolacce” o “piñata” fatte di cartapesta e contenenti frutta, canditi e dolci. Nonostante le sue diverse manifestazioni, alcune anche piuttosto bizzarre, il Natale è un evento che celebra la famiglia, è una ricorrenza che, nonostante i problemi, riscalda il cuore con il calore di quella speranza che tutto può andare bene!
In Messico la settimana del Natale viene celebrata in tutto il paese con lo “posadas” a ricordo del pellegrinaggio di Giuseppe e Maria in cerca di un posto dove far nascere il bambino. Alla fine di questa processione vengono organizzati dei grandi pranzi durante i quali si rompono le “pentolacce” o “piñata” fatte di cartapesta e contenenti frutta, canditi e dolci. Nonostante le sue diverse manifestazioni, alcune anche piuttosto bizzarre, il Natale è un evento che celebra la famiglia, è una ricorrenza che, nonostante i problemi, riscalda il cuore con il calore di quella speranza che tutto può andare bene!
Cambiano i paesi, i costumi, le tradizioni e le lingue
ma la magia del Natale è sempre la stessa, ovunque.
Buone feste!!
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