Il 31 marzo
1899, venerdì Santo, nella Chiesa della Madonna del Rosario,
per futili motivi, scoppiò una lite, tra la sorella del sacerdote Giuseppe
Minissale, e la signora Carmela Vinciullo, moglie del contadino Filippo
Murabito (detto Nasca).
Tutto nacque perché la nobildonna si offese perché la
signora Murabito di sedette davanti a lei, trovando una sedia libera, per
assistere alla celebrazione della Santa Messa, poiché era vietato in quanto in
Chiesa, i posti davanti all’altare maggiore erano riservati ai nobili.
La nobildonna Minissale, schiaffeggiò ed insultò
pesantemente con parole ingiuriose la contadina.
I civili, vedendo questo gesto lo reputarono oltraggioso
alla loro classe sociale e il giorno di Pasqua, (cadeva il 02-04-1899), si organizzarono; invitarono il contadino
Murabito nell’abitazione di Paolo Gullotti, sita in piazza Roma, e lo
percossero a sangue.
Ma questo fatto brutale, provocò l’indignazione del
popolo, e, la sera stessa, si recarono al circolo del “nobili”, attaccando con
una fitta sassaiola che durò vari giorni.
Per sedare la lite non bastò neanche la venuta dei
carabinieri della stazione di Raccuja (ad Ucria non era ancora stata
istituita).
A seguito
della lite, sempre nell’anno 1899, nel palazzo del signor Baratta, in via
Castello, si istituì il Comando Stazione Carabinieri di Ucria, con un numero di
militanti che si aggirava tra i 4-5 elementi, comandati da un sottoufficiale.
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